Con il termine “Fatturazione elettronica” si identifica il processo digitale che genera e gestisce le Fatture nel corso dell’intero ciclo di vita che le caratterizza: dalla generazione, all’emissione/ricezione, fino alla conservazione, a norma, per 10 anni. Per entrare più nel dettaglio, è opportuno distinguere tra le Fatture emesse verso una PA e quelle emesse verso un’impresa (B2B).
Le Fatture emesse verso la PA, dal 2016 sono tutte esclusivamente Fatture Elettroniche per legge. Non sono semplici file allegati ad una mail, ma si tratta di Fatture in formato elettronico, strutturate secondo un linguaggio standard (definito dalla PA stessa: l’XML “Tracciato FatturaPA”), firmate digitalmente da chi le ha fatte e obbligatoriamente da conservare a fini fiscali solo in digitale. La firma digitale sulle Fatture garantisce l’autenticità dell’origine e l’integrità dei contenuti del documento informatico. La conservazione digitale a norma, infine, è un processo definito in modo chiaro dal legislatore che, prevede l’apposizione di un’ulteriore firma digitale e una marca temporale sull’archivio elettronico delle Fatture, per cristallizzarne il contenuto e custodirlo per i 10 anni previsti dalle leggi italiane in rigoroso formato digitale (liberandosi per sempre di archivi e stampe massive).
COSA CAMBIA DAL 1 GENNAIO 2019 ?
Le Fatture B2B sono quelle emesse da un’impresa verso un’altra impresa. L’obbligo di Fatturazione Elettronica tra privati (B2B) scatta dal prossimo primo gennaio, con l’unica esclusione delle piccole partite Iva in regime dei minimi o con regime forfettario.
Per alcune tipologie di contribuenti in realtà l’obbligo di emettere e-fatture anche nel B2B è già scattato dallo scorso primo luglio, e c’è stata poi una seconda scadenza in dicembre. Ecco il calendario:
- emissione della fattura elettronica obbligatoria dal 1 luglio 2018 per le cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni rese da subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici;
- emissione della fattura elettronica obbligatoria dal settembre 2018 nei confronti dei soggetti extra – UE per quanto riguarda le fatture emesse in ambito tax free shopping (ai sensi dell’art.4-bis del Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193);
- emissione della fattura elettronica obbligatoria dal 1 gennaio 2019 per tutte le operazioni tra privati, persone fisiche e giuridiche.
Con riferimento alle predette scadenze di decorrenza dell’obbligo di emissione della fattura elettronica si ricorda che, in caso di inosservanza trova applicazione quanto previsto all’articolo 6 del Decreto Legislativo n. 417/97 che dispone una sanzione amministrativa compresa tra il novanta e il centottanta per cento dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio.
COME PREPARARSI ALLA FATTURAZIONE ELETTRONICA TRA PRIVATI
La fatturazione elettronica si suddivide sostanzialmente in due cicli distinti: Ciclo Attivo (relativo alle fatture emesse da un azienda), Ciclo Passivo (relativo alle fatture ricevute dall’azienda).
CICLO ATTIVO:
FATTURE B2B: Per emettere fattura ad un privato è necessario conoscere il suo CODICE DESTINATARIO, in alternativa se non si è in possesso di tale codice è sufficiente conoscere il suo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Nel caso in cui, si utilizza la PEC per l’emissione delle fatture, il campo Codice Destinatario, che risulta obbligatorio per il tracciato dell’Agenzia delle Entrate, dovrà essere pari a 7 volte “0”.
FATTURE B2C: Per emettere fattura ad una persona fisica è necessario conoscere il suo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Nel caso in cui il soggetto a cui fatturare non ha la PEC, è sufficiente inserire nel campo CODICE UNIVOCO 7 volte “0”, riportare il codice fiscale senza indicare alcuna PEC. In tal caso, la fattura andrà nel cassetto fiscale del destinatario che per consultarlo dovrà dotarsi delle relative credenziali di accesso presso l’Agenzia delle Entrate. Pertanto in caso di emissione fattura ad una persona fisica è consigliabile consegnare al destinatario anche il cartaceo della fattura emessa.
CICLO PASSIVO:
FATTURE B2B: Per ricevere le fatture dai propri fornitori occorre comunicare loro il proprio CODICE UNIVOCO o l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).Nel caso di utilizzo di un gestionale di fatturazione elettronica con un intermediario, per ricevere le fatture all’interno dello stesso occorre comunicare ai propri fornitori il CODICE UNIVOCO fornito dall’ intermediario.
A cura di ITLAV